Chi di noi, in estate, non pensa all’isola come luogo di riposo, villeggiatura, svago?! Proviamo invece ad immedesimarci nello stato d’animo dell’isolano, in inverno. Ponza ed i suoi ospitali abitanti, nel caso specifico. Le stradine che mostrano la loro faccia solitaria, i tavolini dei bar semivuoti, il mare che si fa grosso. L’isola, nel bene e nel male, si riappropria di se stessa. Deve essere un po’ come vivere in un posto dove si è costretti a fare i conti con se stessi. Proteggersi con due giri di sciarpa dai venti che sferzano il viso e il cuore.
Accettare la cura della bellezza, che in alcuni giorni può essere “amara” come una medicina.
Così, dando voce al desiderio di “evasione” dei propri utenti, il Centro Socio-Assistenziale “Il Veliero” di Ponza, struttura territoriale aperta al sostegno, alla socializzazione, all’aggregazione e al recupero per persone diversamente abili, minori e anziani, gestito dal Consorzio Intesa, ha pensato ad un’iniziativa che esaudisse la richiesta delle persone di visitare le famose luminarie di Salerno. Di qui una gita a Salerno e dintorni. La gita, che si è svolta dal 10 al 12 dicembre, ha preso il via con l’imbarco sulla nave, facendo rotta su Formia. Sbarcati sul continente, prima tappa: la Reggia di Caserta, una delle più grandi risorse turistiche, storico-artistiche del Sud-Italia. La depositaria della bellezza di un periodo passato, “l’ottava meraviglia”. Nel pomeriggio, trasferimento a Salerno per vedere le “Luci d’Artista”, uno degli eventi più attesi dell’anno e tanto agognato dai partecipanti: la spettacolare e suggestiva esposizione di luminarie artistiche che illumina strade, piazze e giardini della città, rendendo l’atmosfera natalizia ancora più magica! Pernottamento in hotel per visitare il secondo giorno, con una guida, la città di Salerno. “Salerno, rima d’inverno, o dolcissimo inverno. Salerno, rima d’eterno”, diceva il famoso poeta Alfonso Gatto. Nel pomeriggio, trasferimento a Sorrento, con i suoi giardini di agrumi cinti da mura, dove passeggiando per la città si scorgono i rami carichi di arance e di limoni sormontare i muri di sasso. Sorrento dalla facciata aperta sul mare, ma l’interno segreto. Lì “Dove il mare luccica e tira forte il vento, su una vecchia terrazza davanti al golfo di Surriento” cantava Lucio Dalla. Terzo giorno: visita al Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei e visita guidata agli scavi di Pompei. Come non emozionarsi di fronte a una testimonianza di arte e storia di tale bellezza? Nel pomeriggio, rotta verso casa. In navigazione. Ancora mare. Perché chi viene dal mare, al mare ritorna.
Grande, grande l’entusiasmo dei ben 50 partecipanti, di cui 4 bambini, alla ricerca dello spirito natalizio.
Abbracciati dal mare tutto l’anno, gli isolani hanno attraversato il mare e ne hanno visto ancora. Ma dal continente.
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