I centri diurni per disabili “La Casa del Sorriso” di Sora e “Percorsi” di Arpino, hanno organizzato per il 29 e 30 ottobre 2016 un evento ludico-ricreativo per i loro utenti, i quali hanno potuto trascorrere queste suddette giornate a Montesilvano di Pescara, godendo anche della compagnia dei loro familiari. Sono partiti la mattina alle ore 9:00 del giorno 29 e, arrivati lì alle ore 11:30, hanno fatto un giro all’interno del centro commerciale “Porto Allegro”, dopodiché c’è stato il pranzo al sacco alle ore 13:00 e, infine, sono andati in hotel per sistemare le loro cose nelle rispettive stanze. Nel pomeriggio, approfittando della bella giornata di sole, sono andati a fare una passeggiata sul lungo mare e dopo la cena in hotel hanno trascorso la serata divertendosi con l’intrattenimento musicale offerto dall’hotel stesso. La mattina dopo, in quella che si preannunciava una bella e assolata giornata domenicale, sono usciti dopo la colazione in hotel, per visitare il centro di Montesilvano. La giornata si è conclusa con la ripartenza alle ore 16:00 e alle ore 19:00 hanno fatto rientro nelle loro città.
Questo weekend ha rappresentato per gli utenti disabili di questi centri diurni una piacevole occasione di svago e divertimento, ma anche una piccola “evasione” dalla loro routine, caratterizzata da grandi o piccole difficoltà, legate alla loro condizione; in questa gita, infatti, hanno avuto modo di conoscere e scoprire varie cose o luoghi, nei quali, forse, non avevano mai avuto occasione di andare, magari a causa della loro limitata possibilità di spostarsi, e inoltre, cosa ancora più importante, hanno potuto socializzare con altre persone, condividendo con esse le attività svolte e confrontando con loro le proprie esperienze, difficoltà, paure, senza essere vittime di pregiudizi, come purtroppo accade spesso nella realtà di tutti i giorni. In effetti, la loro partecipazione a questa gita può essere considerata anche un modo per dimostrare che non tutti i limiti sono insuperabili per un disabile, il quale ha il diritto anch’esso di sentirsi una persona libera di fare le proprie esperienze, con la consapevolezza delle proprie risorse e capacità, ma soprattutto non sentendosi mai inferiore a nessun altro essere umano.
Scrivi un commento