Il lavoro degli educatori? Entrare in punta di piedi , bussare adagio e cogliere da piccolissimi gesti, il modo di essere dei bambini con disabilità. Scegliere la chiave giusta in un mazzo difficile, confuso e fragile può essere l’ingresso migliore. E anche quando non è cosi facile entrare in contatto, si provano più chiavi per arrivare all’obiettivo.
L’Assistenza specialistica minori disabili, gestita dal Consorzio Intesa, attraverso le Consorziate esecutrici, viene svolta da educatori presso le Scuole dell’Infanzia primarie e secondarie di primo grado dei Comuni di Marcellina, Cervaro, Colfelice, Pofi e Arnara.
E’ un servizio che favorisce l’integrazione dell’alunno disabile nella sua interezza e specificità, potenziando capacità individuali nell’apprendimento, nella comunicazione e nella socializzazione all’interno e all’esterno della scuola.
La specialistica è un servizio di assistenza scolastica che si và ad integrare con il lavoro del sostegno e del corpo docente ed è rivolto a minori dai 3 ai 13 anni, con disabilità certificata.
L’assistenza specialistica affianca il lavoro di tipo educativo-didattico dei docenti ed è svolto da personale qualificato, quali l’Assistente Educativo, l’Educatore Professionale o altre figure specializzate e adeguate a soddisfare i bisogni relativi ai PEI elaborati dalle scuole secondo quanto prevede la normativa specifica (disabilità visiva, uditiva ecc.), mediante l’uso di metodologie che mirano a favorire la socializzazione e l’integrazione nel gruppo classe.
Ogni educatore si occupa in particolare, di servizi in integrazione al lavoro scolastico, progettazione di piani individualizzati sui bambini , sostegno e supporto alla didattica scolastico, la definizione di programmi socio-educativi condivisi con la famiglia e la scuola. oltre a laboratori per il potenziamento delle abilità individuali.
La finalità di questi ultimi, è quella di dare continuità alle attività scolastiche del giornale scolastico, Uno strumento efficace per dare voce agli alunni, unificare interessi e attività, promuovere la creatività, attivando la fantasia e il senso critico.
Il rapporto tra educatore e minore disabile è determinato da fiducia ed empatia. Il giovane si affida completamente e l’educatore accoglie, sostiene, incoraggia diventando un punto di riferimento importante,
“Il miglior metodo per l’educatore è quello di non contrastare bensì di affrontare, anche le più difficili delle stranezze.”
Con il passare del tempo, si instaura una complicità tale da permettere al minore di lasciarsi andare completamente, sentendosi libero di far scoprire sia le fragilità che le potenzialità.
Ci racconta l’educatrice Antonella: “una delle bambine che seguo, era cosi restia al movimento fisico, che una volta arrivata in palestra, puntualmente voleva andare via. Oggi riesce a fare 40 minuti di ginnastica, spesso la seguo negli esercizi da fare e in altri momenti, la osservo e basta. Gli sguardi sorridenti che ci scambiamo sono il suo e il mio successo. Si rifiutava di esercitarsi, senza essersi chiesta davvero il perché. La novità, la paura di non riuscire, la spaventavano. In quei momenti intervenire, può determinare il risultato di un percorso.
“Il coraggio ci può portare dove vogliamo, ci porta a conoscere meglio noi stessi e a raggiungere traguardi che possono migliorare le nostre condizioni.”
Gli educatori dell’Assistenza specialistica di Arnara, Marcellina, Pofi, Colfelice e Cervaro cercano infatti costantemente, di facilitare la comunicazione dello studente disabile, stimolare lo sviluppo delle abilità nelle diverse dimensioni della sua autonomia, mediare tra l’allievo con disabilità ed il gruppo classe per potenziare le loro relazioni, supportarlo nella partecipazione alle attività , partecipando all’azione educativa in sinergia con i docenti.
L’assistenza che gestisce il Consorzio Intesa vanta un team di professionisti davvero sorprendenti, capaci ogni giorno, di andare ben oltre la cura fisica e l’accompagnamento, includendo sempre più funzioni di supporto alle autonomie personali e sociali, facilitando la relazione con gli insegnanti e con il gruppo classe, dando un ottimo sostegno alla socializzazione e comunicazione con i pari e soprattutto facilitando nell’espressione dei vissuti e bisogni, un supporto emotivo e il miglioramento delle risorse.
Laddove la scuola si occupa di costruire un percorso di inserimento scolastico e di apprendimento per le persone con disabilità, il Personale interviene lavorando sulle aree dell’autonomia e dell’identità, con passione e dedizione costante.
“insieme a quei bambini, diventiamo un po’ più grandi anche noi” .
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