Alla parola Ucraina, al nome di un Paese, ci arriva il cuore alla gola e lo sguardo cade a terra. E in un momento così, le emozioni contano e ci spingono verso l’accoglienza, aprendo una piccola finestra di luce.
Sono moltissime le persone arrivate dall’Ucraina, fuggite dalla guerra e dalle bombe. Dalla devastazione e dalla paura. Sono soprattutto donne e bambini. Ma anche persone anziane e disabili.
Tutto il terzo settore si è posto in aiuto e a tal proposito, l’Aipes ha destinato la sua struttura, gestita dal Consorzio Intesa, all’accoglienza dei profughi provenienti dall’Ucraina.
Oggi, in occasione della Santa Pasqua, alla presenza del Parroco Don Alfredo Di Stefano, sono state consegnate uova, colombe, giocattoli e regali alle famiglie ospiti. Un momento conviviale, un segno augurale, quale simbolo della rinascita primaverile della natura e ancor più rilevante, il momento che segna la rinascita dell’uomo in Cristo.
Una giornata importante, a cui hanno partecipato per Aipes il Presidente del CDA Gianluca Venditti, la Dott.ssa Silvia Tatangelo, il Sindaco di Isola Liri il Dott. Massimiliano Quadrini e il titolare del Conad.
Momenti come questi evidenziano quanto sia importante il valore del “fare rete”, del creare sinergie. Quanto sia importante accogliere, donare, aiutare. Fare un piccolo gesto per strappare un sorriso, per stringersi le mani.
Più volte durante la giornata, gli ospiti della struttura, hanno esternato la loro gioia “nel non sentirsi ospiti”. Il calore, la semplicità, il modo in cui sono stati messi a loro agio è un atto che hanno apprezzato molto.
Si stanno organizzando le giornate di permanenza sotto ogni punto di vista. Nella sistemazione, nell’integrazione sociale, nella mediazione culturale e in tutto ciò che sarà possibile.
E’ un momento talmente drammatico che difficilmente si riuscirà a dimenticare ma la struttura Aipes, gestita dal Consorzio Intesa, cercherà con dedizione di favorire il loro bisogno di essere “ascoltati”, aiutati e di non essere lasciati soli.
La cosa importante sarà dare loro un tessuto di relazioni che permetta a tutti, specie ai bambini, di conoscere coetanei, di giocare, di cantare, di distrarsi, integrarsi…di lasciarsi andare.
E’ possibile stare loro vicino, anche senza parlare, perchè saranno gesti ed emozioni a farlo, così, come in questa giornata di Pasqua, dove il sole vorrebbe avere la potenza di portare la pace.
E ora, su invito di Don Alfredo tutti a messa, nella Chiesa di San Lorenzo ad Isola del Liri, pregando insieme per una Pasqua di resurrezione!
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