A “Casa Argentina Altobelli” sita nel Municipio V – Roma Capitale, gestita dal Consorzio Intesa tramite la Consorziata esecutrice, le emozioni si squadernano tutte, anche ai tempi del Coronavirus. Se la vita ha posto ai ragazzi ospiti le basi sulla sabbia, loro nella sabbia ci si sono infilati come ombrelloni in giorni turbinosi. Soprattutto in questo periodo storico in cui hanno dovuto misurarsi con tutte le difficoltà che l’emergenza Coronavirus ha comportato. Ricordiamo che in struttura l’obiettivo generale dell’intervento, a cura di educatori professionali e assistente sociale, è il perseguimento dell’autonomia personale, lavorativa ed abitativa dei giovani adulti verso il definitivo svincolo dal circuito assistenziale. Così, se l’autonomia lavorativa è l’aspetto che ha risentito maggiormente, la strategia di intervento ha trovato il proprio essere nella dimensione familiare della casa, nelle occasioni che essa presenta.
In questa dimensione i nostri ospiti hanno potuto consolidare i rapporti con i compagni e trovare la fiducia nei propri mezzi per cercare la maturazione socio-affettiva anche in un frangente così complesso. Nonostante tutto. Mentre qualcuno di loro torna dal lavoro mai perso, qualcuno lo cerca nella routine della casa che non è mai scandita da appuntamenti banali, che assumono un’importanza straordinaria. Hanno imparato a menadito il giro del sole in ogni stanza dell’appartamento i ragazzi, e intanto organizzano le loro giornate. Tra attività sportiva, una partita alla PlayStation, una pacca sulla spalla, un piatto di pasta al pomodoro che mette tutti d’accordo, vivono con grande dignità. La compattezza, la benevolenza, la speranza, la solidarietà sono i loro antidoti per questo virus che sembra rallentare.
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