I piani di contenimento dell’epidemia da Covid-19 colpiscono moltissime realtà dell’economia sociale e del Terzo settore, a cominciare dalle cooperative sociali. Un patrimonio di imprese che è un grande valore aggiunto per l’Italia. Un’altra parte di Italia che soffre, anche se lontana dai riflettori mediatici. In relazione all’adozione delle misure di sicurezza sanitaria, con limitazioni agli spostamenti e ai contatti interpersonali, messe in atto per fermare la diffusione dell’epidemia che sta colpendo la salute delle persone e l’attività delle imprese con il
mondo cooperativo si sta imponendo la riorganizzazione del personale, degli spostamenti, dei turni di lavoro e delle precauzioni da adottare, comprese quelle indicate dal Ministero della Salute. Nelle cooperative sono state intensificate la pulizia e la sanificazione dei locali e le dotazioni di sicurezza anti virus per il personale. Un momento complicato in cui è necessario rimanere uniti seguendo le regole anti epidemia che sono state stabilite a livello nazionale e in cui bisogna contemporaneamente garantire un concreto aiuto al sistema cooperativo che è una parte fondamentale dell’economia di questo Paese.
Ma dall’emergenza Coronavirus arrivano i primi anticorpi delle cooperative sociali, imprese operose, mai arrendevoli, e impegnate a contenere la perdita della produttività economica. Tutte le realtà partecipano insieme per la salute comune e per la ripresa. Il sistema cooperativo non sta a guardare. Continuità del lavoro di cura, supporto alle persone fragili, tutela e sicurezza per i lavoratori, questa è la sfida che le cooperative sociali stanno affrontando nel nostro Paese. Le cooperative sociali stanno affrontando una crisi nella crisi: quella di un lavoro necessario prima di tutto alla comunità e, all’interno della comunità, alle persone più esposte e fragili. Un lavoro che non può essere sospeso.
In questo periodo di emergenza sanitaria dovuta alla necessità di contrastare la diffusione del Covid-19, lo scenario è di incertezza sia per gli enti gestori di servizi sia per i propri lavoratori sociali. Tra appalti e servizi sospesi il Consorzio Intesa ha scelto di agire in base ad alcuni principi che ne guidano da sempre l’attività: la cura delle relazioni interne, l’etica del lavoro, il rapporto con la comunità e un dialogo aperto con gli Enti Pubblici committenti. Riguardo la garanzia dei servizi essenziali e la tutela della sicurezza sul lavoro, con la volontà di fare la nostra parte diamo applicazione alle misure sanitarie, anche per mantenere aperti, là dove è possibile, i servizi essenziali e quelli in cui è possibile evitare il rischio di contagio con le misure igieniche disposte. Tanto perché riteniamo il sostegno alle persone fragili ancor più importante in un momento di crisi, quanto per tener fermo il principio che il lavoro remunerato va effettivamente svolto.
Un grazie ai soci e ai lavoratori verso i quali il Consorzio Intesa esprime tanta soddisfazione e gratitudine per l’alto livello di responsabilità mostrato. I soci e i lavoratori costituiscono la forza autentica nell’opera di costruzione di senso istruttivo anche in questo momento difficile e hanno assunto un comportamento di equilibrio per garantire tutti gli interessi in gioco: il lavoro, le persone fragili, la salute pubblica. Anche questo sforzo non sarà inutile, perché fronteggiato insieme.
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