Il 5 gennaio presso il centro storico di Lenola ha avuto luogo la rappresentazione “Il Presepe Visto con Gli Occhi dei Bambini” organizzata dal Centro Diurno per Minori “L’Aquilone”, gestito dal Consorzio Intesa, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Lenola.
Il quesito che gli operatori si sono posti è stato: i “pastori” del nostro tempo come si rapportano con l’altro da sé, con la società, con la fede? A fronte di un momento storico ricco di contraddizioni, la rappresentazione ha cercato di far breccia negli occhi e nel cuore degli spettatori all’insegna della magia e del significato più profondo del Natale e dell’Epifania.
La rappresentazione, diretta da Noemi Guglietta, con i testi di Ermete Labbadia, ha visto la partecipazione di grandi e piccini. Le operatrici e le mamme, con molto impegno, hanno preparato i costumi, trovato attrezzi per la scenografia, colorato, cercato frutta, accessori indispensabili per la buona riuscita della rappresentazione storica dei loro bambini. Fondamentale anche la forza maschile, che è stato il pilastro portante delle creazioni. Gli adulti hanno cooperato tutti insieme per costruire il presepe che i bambini hanno animato. Grande lo stupore negli occhi dei bambini quando sono arrivati indossando l’abito di scena, ed hanno visto le loro postazioni da animare. Animare, sì. Con la loro purezza. La loro vitalità e passione. Il loro respiro. La loro energia. La loro gioia di essere protagonisti di una rappresentazione, messaggio di vita.
Epifania deriva dal greco ἐπιφάνεια, epipháneia, che significa “manifestazione”, “apparizione”, “venuta”, “presenza divina”. Nella nostra tradizione cristiana, Epifania assume il significato di prima manifestazione dell’umanità e divinità di Gesù Cristo ai popoli di tutto il mondo, simboleggiati dai Magi che gli fanno visita, rendendogli omaggio, portando in dono oro, incenso e mirra. Così, sull’esempio delle parole di Papa Francesco: “Bisogna andare oltre, oltre il buio, oltre il fascino delle Sirene, oltre la mondanità, oltre tante modernità che oggi ci sono, andare verso Betlemme, là dove, nella semplicità di una casa di periferia, tra una mamma e un papà pieni d’amore e di fede, risplende il Sole sorto dall’alto, il Re dell’universo. Sull’esempio dei Magi, con le nostre piccole luci, cerchiamo la Luce e custodiamo la fede”. Là sono andati questi bambini. E sono stati bravi.
Bravissimi. Applausi.
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