Grazie ai bambini dei nostri Centri Diurni per Minori di Lenola e di Monte San Biagio per farci sorridere, con le loro iniziative, nella giornata mondiale della risata, to the moon and back.
Il 6 maggio si celebra la giornata mondiale della risata, istituita nel 1995 da Madan Kataria, fondatore del movimento internazionale dello yoga della risata. La giornata ha lo scopo di costruire una consapevolezza globale di fratellanza e amicizia attraverso la risata. La popolarità della manifestazione è cresciuta con il movimento dello yoga della risata. “Porta il tuo corpo a ridere e la tua mente lo seguirà”, scrivono gli organizzatori del movimento dello yoga della risata, “per vivere bene non serve cambiare vita, ma imparare a ridere per scelta, anche quando non ce n’è motivo, per almeno 10-15 minuti”.
Proprio ispirandosi allo yoga della risata il Centro Diurno per Minori di Monte San Biagio, gestito dalla Cooperativa “Sostegno” con il Consorzio Intesa, ha celebrato la giornata.
Ci siamo chiesti “Ma come si fa a ridere anche in assenza di umorismo?”. “Semplice!”, ci ha dimostrato il Centro. In gruppo, guidati dalle operatrici, i bambini hanno combinato la respirazione profonda, propria dello yoga, alla risata incondizionata. I bambini sono stati condotti, in un primo momento, ad un rilassamento con il respiro.
A seguire, è stato chiesto loro di ridere liberamente. I bambini sono parsi un po’ perplessi, strana deve essere sembrata loro la richiesta di “ridere a comando”. Ma uno stupore produttivo. Infatti, forse complice la richiesta stessa, presto si sono espressi in grandi risa.
Ormai entrati nel mood, i bambini si son lasciati poi coinvolgere in un esercizio che li ha visti protagonisti con l’espressione di tutto il corpo: liberamente si son mossi nella stanza in cui hanno praticato l’attività.
Di più, nel momento in cui incontravano i compagni hanno dovuto, sempre secondo le indicazioni dell’esercizio, ridere! Una risata dalle diverse varianti… Fino all’inchino giapponese. I bambini si sono divertiti molto ed hanno potuto apprendere come l’attività della risata implichi in realtà molte energie, al punto di provocare una sorta di “stanchezza”. Per concludere in bellezza, è stato condotto un esercizio che ha coinvolto ritmo, corpo e sorriso e che ha visto i bambini lasciarsi andare alle gioiose emozioni.
Insomma, i bambini hanno riso come forma di esercizio, ma velocemente son arrivati a produrre una risata vera attraverso il contatto oculare, fisico, la giocosità e la gioia tipica della loro età.
Brave le operatrici che hanno messo in relazione i componenti del gruppo in movimento, invitandoli ad agire con gioia, sfruttando anche la giocosità e la riconnessione al “bambino interiore”, che non vede l’ora di attivarsi e divertirsi, di “essere visto”.
Il Centro Diurno per Minori di Lenola, gestito dalla Cooperativa “Sostegno” con il Consorzio Intesa, invece, ha scelto un’attività “diametrialmente opposta”, ossia quella della risata provocata dall’umorismo. Complici: le barzellette.
Alzi la mano chi di noi non ne ha raccontata almeno una nella propria vita! L’arte della barzelletta ha origini antichissime! Si racconta che la prima raccolta di barzellette della storia è il “Philogelos”, probabilmente scritto da Ierocle, un filosofo del V secolo d.c., una sorta di “promemoria” per chi raccontava barzellette alle feste o ai banchetti. Tanti sono i personaggi ricorrenti della barzelletta, come non menzionare Pierino, monello e furbetto, il più discolo di tutti, colui che ha fatto degli scherzi la sua “ragione di vita”.
Al di là del divertimento più o meno insito nella barzelletta in se stessa la differenza, oggi come ieri, sta nel raccontarla con la necessaria mimica, le pause, le espressioni, la capacità di suscitare curiosità e suspence in attesa del finale! E, naturalmente, di scatenare la risata più fragorosa e contagiosa possibile nei propri interlocutori.
E proprio in tutti questi aspetti si sono misurati e sono stati proprio bravissimi i bambini del Centro Diurno di Lenola durante la gara di barzellette che hanno indotto! Verve da vendere!
Cimentatisi nella gara e proclamate a gran voce le barzellette vincitrici, i bambini hanno poi dipinto, coadiuvati dalle operatrici, degli smiles sulle loro mani a dire, letteralmente, che quando il sorriso viene a mancare… Loro lo creano. Il sorriso, “la linea curva che raddrizza ogni cosa”.
Buone risate a tutti!!!
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